Mani, viaggio nel Peloponneso

In questo viaggio ripercorreremo in gran parte l’itinerario che Fermor seguì negli anni ‘50, che dalle rovine della città di Mistra - nel ‘400 capitale della Morea e grande centro di cultura della Grecia - ci porterà sul mare a Kardamili, attraverso l’aspra, selvaggia e solitaria catena del Taigeto, ancora coperta di neve alla fine di maggio. Esploreremo le gole del Viros e del Ridomo, percorreremo i vecchi “kalderimi” - le mulattiere di pietra - per raggiungere villaggi, castelli e solitari monasteri. Poi punteremo a sud, nel vero Mani, quella striscia di terra montuosa e aspra che per secoli ha vissuto una storia a parte, riuscendo a mantenere una certa indipendenza e libertà e a creare un’archittetura unica, con i suoi villaggi fatti di case-torri abitate da clan in continua guerra e faida tra loro.
Cammineremo con il nostro sacco a pelo e materassino per essere più liberi possibili, soprattutto nelle zone del Taigeto, e per essere più vicini allo spirito nomade di Chatwin, che riposa proprio in questa terra.
Andiamo in Grecia in traghetto per assaporare ancora di più lo spirito lento di questo viaggio.