Gozo, un isola pomschizilliosa e grombifera

Nel cuore del Mediterraneo c’è la repubblica di Malta, un mondo a parte a due passi dall’Italia, dove il passato dell’efficienza britannica si stempera con la rilassatezza del “sud”, dove la cucina che risente dell’influenza siciliana si confonde con il dialetto arabo parlato correntemente sull’isola, dove i vecchi autobus Leyland degli anni ’50 arrancano accanto alle imponenti chiese cattoliche che si stagliano nei profili dell’isola o alle impressionanti fortificazioni costruite dai Cavalieri di Malta.
Il viaggiatore e poeta Edward Lear che la visitò nel 1866 definì il suo paesaggio “pomshizillo e grombifero, non essendoci altre parole per descrivere tale magnificenza”
Grande metà dell’isola d’Elba, Gozo è intensamente abitata, ma conserva paesaggi agrari e soprattutto una costa tormentata, ricca di formazioni geologiche diverse e molto suggestive come il piccolo Mare Interno, la Finestra Azzurra, le scogliere a picco di Ta Cenc, i piccoli fiordi di Mgarr ix-Xini e di Wied il-Ghasri o la spettacolare Laguna Blu di Comino, la piccola isola quasi disabitata tra Gozo e Malta che raggiungeremo con un escursione in barca.
Non vi aspettate distese selvagge e incontaminate, siamo sempre a due passi da qualche paese, e capiterà anche di camminare sulle asfaltate dell’isola, ma è anche un modo di vedere la vita giornaliera dei maltesi che sono comunque molto gentili e disponibili. Non ultimo, essendo come latitudine a sud di Tunisi, marzo corrisponde alla nostra primavera inoltrata; fioriture e caldo ci faranno uscire un po’ prima dall’inverno.